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VIDEOLAB 6

A cura di Alessandro Scillitani, [Cineclub Reggio Emilia], regista

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CHI

È autore di documentari, musicista e cantante.

Delle sue opere cura sceneggiatura, regia, montaggio e musiche.
Dal 2011 collabora con il noto scrittore e giornalista Paolo Rumiz, con il quale ha realizzato numerosi film, molti dei quali distribuiti con Repubblica ed in emittenti televisive (LaEffe TV, RSI) e proiettati nei cinema. Nel 2013 ha fondato una sua società di produzione, Artemide Film, con la quale ha realizzato numerose opere. Rielaborando i materiali filmici raccolti durante i suoi viaggi, realizza Film Concerto, in cui le immagini su grande schermo si intrecciano con la musica eseguita dal vivo. Ha collaborato alla realizzazione di spettacoli della compagnia teatrale Teatro dell’Orsa (Nudi, Fatti di Numeri).
Con i suoi film e con i suoi spettacoli ha partecipato a numerosi festival ed eventi importanti, tra cui Festival della Mente, Festivaletteratura, Sponz Fest, La Luna e i Calanchi, Film Festival della Lessinia, Mostra del Cinema di Venezia. È direttore artistico del Reggio Film Festival, concorso internazionale per cortometraggi, dal 2002, anno della prima edizione.

Il laboratorio è tenuto dal regista e direttore artistico di Reggio Film Festival Alessandro Scillitani, con il supporto del tutor Lorenzo Paglia.
È prevista inoltre la collaborazione con i docenti universitari Nicola Dusi all’interno del corso di Analisi critica del cinema, e
Damiano Razzoli per il Laboratorio di grafica e video comunicazione, docenti del corso di laurea in Scienze della comunicazione, Dipartimento di Comunicazione ed Economia, UNIMORE.

DI COSA SI TRATTA

Il laboratorio si rivolge a giovani tra i 18 e i 30 anni che hanno una passione o un interesse per i video come strumento di produzione artistica o di documentazione.  Il workshop prevede la realizzazione in piccoli gruppi di alcuni progetti audiovisivi (reportage/documentario) su una tematica che i partecipanti stessi decideranno, accordandosi con il docente e il tutor.

Il laboratorio è costituito da due parti, una teorica e l’altra pratica, che si intersecano continuamente lungo il percorso: nella parte teorica vengono illustrate le nozioni di base del linguaggio cinematografico e delle principali tecniche di ripresa (con alcuni cenni di sceneggiatura); in quella pratica si chiederà ai partecipanti, divisi in piccoli gruppi, di lavorare alla costruzione di un vero e proprio progetto audiovisivo, a partire dalle riprese e dalle interviste realizzate in differenti contesti (esterni ed interni).
Le riprese fatte saranno oggetto di confronto e verranno analizzate dal docente e dal tutor insieme ai partecipanti. Seguiranno lezioni ed esercitazioni sul montaggio, sull’inserimento delle tracce audio, sulle titolazioni e sui rapporti tra video e social media. È prevista infine una presentazione pubblica dei video prodotti.

I partecipanti apprenderanno tutte le fasi del processo di realizzazione del proprio video e a fine corso disporranno degli strumenti necessari per poter realizzare un filmato di qualità. Attraverso il fare ed il riflettere sul proprio fare – singolarmente, in piccolo e grande gruppo – il laboratorio permetterà di sviluppare consapevolezza e senso critico rispetto alle diverse fasi di costruzione di un video a partire dalla tecnica filmica e da ciò che si vuole comunicare.

Per partecipare al laboratorio non è necessario possedere strumentazione tecnica, infatti Officina Educativa mette a disposizione dei partecipanti il materiale necessario per tutte le fasi di produzione video. Qui il promo della nuova edizione. Per altre info: 3397322021.

QUANDO

Dal 18 gennaio, ogni lunedì dalle ore 18.00 alle 20.00. A partire da gennaio cominceranno le riprese in giornate e luoghi da concordare in funzione del progetto audiovisivo che si sceglierà di portare avanti, della disponibilità delle persone da intervistare e dei luoghi da riprendere. Anche la fase di montaggio vedrà la possibilità di incontrarsi in momenti differenti, in base alla disponibilità del gruppo, fermi restando almeno 6 incontri di supporto, montaggio condiviso e verifica del lavoro da parte degli esperti, sempre di lunedì nella fascia oraria sopra indicata. Ad aprile sarà prevista una presentazione pubblica dei documentari realizzati.

[frequenza completa del corso: 60 ore. Verrà rilasciato un attestato di partecipazione a chi ha partecipato almeno ai ¾ degli appuntamenti]

ISCRIVITI
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TERMINATO

TERMINATO

Produzione musicale

PRODUZIONE MUSICALE

A cura di Lorenzo Valdesalici

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CHI

Lorenzo Valdesalici nasce e inizia a studiare musica in Appennino Reggiano. Studia chitarra classica e si diploma al conservatorio "Achille Peri" di Reggio Emilia.
Naufraga nella musica elettronica, nella produzione musicale e nella composizione per orchestra. 

Collabora alle produzioni di diversi artisti da svariati anni, tra cui Mara Redeghieri e Tiziano Bianchi.

Frequenta il corso magistrale di "Composizione di musica per film" del conservatorio "G.B Martini" di Bologna.

DI COSA SI TRATTA

Il laboratorio di produzione musicale sarà un luogo di incontro e di sperimentazione in cui si studieranno le varie possibilità offerte dal software di programmazione musicale Ableton Live.

 

Le prime lezioni saranno incentrare sull'apprendimento del software e le conoscenze di base di composizione, arrangiamento e missaggio di un brano, per poi concentrarsi sulla produzione dei brani personali dei/delle partecipanti al corso.

 

Cercheremo di capire  come produrre un brano dall'inizio alla fine e quali mezzi espressivi e tecnici possiamo utilizzare per poter dire al meglio ciò che vogliamo dire con la nostra musica.

 

ELEMENTI BASE
 

  • funzioni mixer

  • editing audio 

  • effettistica 

  • drum rack e drum machine

  • sintesi e campionamento

  • Utilizzo del MIDI e mappatura tasti.

  • sistema di registrazione 

  • microfoni e tecniche di microfonazione 

  • Armonia 

  • Arrangiamento

  • sound design

  • mixing e mastering 

  • finalizzazzione del brano

QUANDO

Dall'1 febbraio  dalle 18.30 alle 20.30. 12 incontri, tutti i lunedì. Gratuito, su iscrizione. Specificare nome, cognome ed età.

TERMINATO

PROGETTA IL TUO FUMETTO

A cura di Fabio Valentini

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CHI

Sono nato in provincia di Reggio Emilia, nel 1980.

Fin da bambino disegno parecchio, decido quindi di coltivare la mia passione e di frequentare le scuole d’arte: l’Istituto d’Arte prima, e l’Accademia di Belle Arti a Bologna poi. 

Il primo fumetto lo pubblico nel 2006 per la Coniglio Editore; da allora collaboro con la rivista per diversi anni, fino alla sua chiusura.

Nel 2015 mi accorgo, sebbene in ritardo, delle potenzialità dei social per la diffusione del fumetto; comincio quindi a pubblicare il mio primo webcomic: Zucco. Nel 2017 esce la graphic novel “Il vuoto intorno a Sandra”, edito dalla Shockdom. Parallelamente al fumetto coltivo la passione per l’illustrazione e la pittura, con la quale partecipo a numerose esposizioni. Infine porto avanti per anni il linguaggio della streetart, che mi permette di realizzare le mie opere in grandi dimensioni per tutta Italia.
Per quanto riguarda l’ispirazione osservo da sempre coloro che considero i più grandi autori della storia del fumetto: Hergè, Schulz, Pazienza, Corben, Gilbert e Jaime Hernandez, Serpieri, Crumb, Miller, Edika, Magnus, Baldazzini e tanti altri.

DI COSA SI TRATTA

  • I MODULO (Novembre-Dicembre-Gennaio): Tecniche base di Disegno (costo euro 100)

  • II MODULO (Febbraio-Marzo): Tecniche della Sceneggiatura (costo 80 euro)

  • III MODULO (Aprile-Maggio): Sviluppo di un’idea per la realizzazione di un magazine (costo euro 80)

   (per chi si iscriverà a Novembre a tutti e tre i Moduli è previsto un costo totale di euro 230, anziché euro 260).

QUANDO

Da Giovedì 28 gennaio, un incontro settimanale, dalle 19 alle 21. Specificare nome, cognome ed età. Info: 3495682332.

Progetta il tuo fumetto
break dance

SPAZIO APERTO DI BREAK DANCE

Crew miste

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CHI

Alcune crew del territorio di Reggio Emilia e Modena.

DI COSA SI TRATTA

Uno spazio aperto in cui adolescenti e giovani condividono la passione per l'arte della break dance. Partecipare a questo progetto, anche solo per una volta, significa essere dentro a un percorso in continuo divenire: in primo luogo, perché significa essere parte di un gruppo che cambia e può essere sempre nuovo, ma che nello stesso tempo resta solido e costante, grazie a chi da tempo conosce questo spazio e continua a portare lì dentro la sua energia con entusiasmo; in secondo luogo perché significa esercitarsi autonomamente su quel che si sente di voler allenare, portare avanti sfide personali, liberamente. E, infine, partecipare a questo spazio aperto significa voler condividere quel che si sa con chi c'è e chiedere, crescere, seguendo la propria curiosità, per imparare altro, attraverso una continua riscoperta delle potenzialità che il proprio corpo racchiude. Un tempo dedicato a quello che si può imparare solo muovendosi nello spazio.

QUANDO

Uno spazio che è:

Gratuito - ma su prenotazione per consentire rispettare la sicurezza propria e altrui.

Libero e senza vincoli, si può venire quando si vuole, anche solo per dare un'occhiata - ma sempre il mercoledì dalle 19.30 alle 21.30.

FUSIONI SONORE

Incontri improvvisati allo Studio Seltz

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CHI

Fusioni sonore è un laboratorio a cura di SD Factory - Laboratorio creativo, un progetto del Comune di Reggio nell'Emilia/ Portale Giovani, in collaborazione con la Cooperativa Centro Sociale "Papa Giovanni XXIII", con il contributo della Regione Emilia-Romagna.

DI COSA SI TRATTA

"Fusioni Sonore - incontri improvvisati al Seltz" è uno spazio libero e aperto all'incontro e all'improvvisazione musicale. Dopo due edizioni, partiamo siamo partiti con la terza dal 4 settembre, sempre dalle 16 alle 19. Se strimpelli, suoni, sperimenti, puoi venire a farlo in studio. Gratuitamente. Vuol dire che se vieni in sala prove, probabilmente non troverai già i tuoi compagni di band, o forse sì; potresti però trovare anche persone che non hai mai incontrato prima e che, come te, hanno solo voglia di suonare. Che tu faccia beatbox, musica elettronica, il dj, che tu suoni l'ukulele o l'arpa, chitarra, percussioni o basso, non è importante, perché il Seltz durante Fusioni Sonore sarà comunque il posto giusto per te. Sarà come partecipare ad una jam session aperta a tutti, in cui ognuno potrà portare il proprio background, il proprio stile e lasciare che si mescolino con quelli degli altri. Da idee nascono altre idee, ed è quello che vogliamo promuovere con questo laboratorio musicale. E gli strumenti? Ne abbiamo, ma puoi ovviamente portare anche il tuo. Vieni. Suona. Sperimenta. E divertiti.

QUANDO

Il mercoledì, dalle 16:00 alle 19:00. Gratuito, su prenotazione. 

Fusioni Sonore

HOMING / TEATRO DANZA

A cura di Elena Giachetti

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CHI

Nata a Reggio Emilia nel 1983, accosta la ricerca e la creazione artistica alla pratica del Metodo Feldenkrais® e dell’arte marziale indonesiana del Silat (scuola Tao Kung).

Formatasi principalmente con Teri J. Weikel, Company Blu, Raffaella Giordano, Caterina Sagna, Tapa Sudana, Susane Buirge, Hervè Diasnas, compie il suo primo progetto come autrice Amedeo (finalista nell'ambito del Bando Gd'A Emilia- Romagna 2013), lavora all’interno del collettivo artistico Il Signor Agostino Bontà, (artista associato Sosta Palmizi), è stata assistente alla coreografia per la coreografa italiana Cristina Rizzo, ed ha collaborato con il performer albanese Glen Caci.

Ha lavorato e lavora per diverse realtà che si occupano di fragilità, tra cui: L’indaco, Mamimò, Associazione Nondasola, Dojo ASIA Modena.

Dal 2017 è direttrice artistica di GLAM – (Gruppo Libero Autogestito di Movimento - Reggio Emilia) ed è cofondatrice di NEON Aps, che organizza e propone laboratori ed eventi focalizzati su pratiche di ascolto nel paesaggio contemporaneo, e nuove tecnologie.

DI COSA SI TRATTA

Homing, dall’inglese home, è un concetto scientifico che descrive un fenomeno vissuto nel regno animale: per mezzo di un’innata capacità, alcune specie viventi riescono a tornare al luogo di nascita percorrendo lunghe distanze senza mai perdersi.   

 

Nel mondo marino, l’esperienza delle tartarughe, che dopo diversi anni passati in acqua riescono a tornare alla propria spiaggia natia, ne è un esempio.

 

Più in alto, gli uccelli migratori sono in grado di ritrovare la strada verso il nido in cui sono nati.

 

In entrambi i casi, il ritorno è possibile grazie ad una serie di coordinate e campi magnetici percepiti e utilizzati durante il viaggio. Come in un grande disegno, dove le linee vengono tracciate in relazione al sentire della mano, così queste creature si affidano ad una conoscenza innata, parte integrante del loro essere.

 

Spazi e ambienti sono così attraversati per mezzo di una mappa invisibile che orienta e conduce a casa. Ma cos’è casa? In questo sovrapporsi di luoghi e temperature, si rivelano preziosi elementi capaci di indirizzare una ricerca coreografica volta a cogliere il senso di questa domanda.

 

Migrare, muoversi verso qualcosa e come arrivare sono questioni preponderanti nel gesto e nelle intenzioni ritmico-drammaturgiche. Spostandosi dal tellurico all’aereo, dal gesto grafico alla danza, dal suono alla voce, il lavoro presenta qualità differenti che convivono dando vita ad una celebrazione dell’esistere e delle sue sfaccettature.

 

Progetto di ricerca di Elena Giachetti

Elaborazioni grafiche di Ilaria Lusetti

Collaborazione video, luci e audio Diane - Ilaria Scarpa e Luca Telleschi

Si ringraziano  Davide Tagliavini per il sostegno nella ricerca del movimento, e SD Factory - Laboratorio creativo (Reggio Emilia)
per la co-produzione.

QUANDO

TBA. Workshop gratuito, su iscrizione. Specificare nome, cognome ed età.

Gli incontri nascono dalla volontà di Elena Giachetti e SD Factory di aprire la ricerca su cui si focalizza il progetto di creazione Homing ad un pubblico vario. Durante il tempo dell’incontro proporrò pratiche somatiche incentrate sull'ascolto di sé, mutuando alcuni elementi dal Metodo Feldenkrais®; poi ci spingeremo in proposte creative su cui attualmente sto lavorando.
Alcune parole chiave del lavoro: traiettorie, disegno, territorio, approdi, viaggio.

Homing

TERMINATO

APPRODI E DERIVE / WORKSHOP DI TEATRO

Seconda edizione a cura di Luca Delmonte

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CHI

Educatore Professionale -attore- regista e- formatore  teatrale.

Laureato in scienze dell’educazione. diplomato  alla scuola triennale per operatori teatrali nel sociale “Centro per il Teatro nelle Terapie” presso  il Teatro Nucleo di Ferrara.

Continuamente in formazione  ho partecipato a diversi corsi, laboratori e stage con Teatro delle Briciole, Teatro dell’Opresso Jolly, Academia della Follia, Teatro Edoardo II, Teatro Nucleo, living theatre Academia del Silenzio, Teatro 5t treatro cart’s.

Da quasi 20 anni si occupa di progetti educativi su giovani, partecipazione e creatività. Da 15 anni si occupa di  teatro nel sociale, conduce  laboratori e progetti di teatro presso  comunità , centri sociali, cooperative sociali, Enti Pubblici, scuole, con particolare attenzione al teatro-ragazzi.

Dal 2014 è uno dei fondatori  dell’’APS Teatro delle Brame che si occupa di proporre e promuovere un teatro di ricerca, di trasformazione sociale, ma soprattutto un teatro delle emozioni.

Da alcuni anni si occupa di progetti di teatro comunitario all'interno di quartieri  e territori specifici.

Coordinatore artistico dello spazio SD Factory - Laboratorio creativo.

DI COSA SI TRATTA

Attraverso storie  di migrazioni reali od  immaginate, dei nostri perpetui spostamenti e cambiamenti costruiremo un racconto corale fatto da derive ed approdi. Un racconto che si fa poetico  e che ha nel suo grembo le storie di tutti.

Il workshop sarà strutturato su 5+1 incontri di 2 ore.
 

Metodologia

La tecnica teatrale utilizzata si basa sull'improvvisazione/gioco. Essa richiede al partecipante il suo apporto nell'elaborazione dei contenuti sempre guidato e monitorato dall'esperto. L’improvvisazione, il gioco,  è il mezzo utilizzato per giungere alla drammatizzazione di eventi scaturiti direttamente dal vissuto emotivo, relazionale, corporeo di ogni partecipante così da poterlo elaborare, oggettivare e trasformarlo in atto creativo. Le tecniche espressive in particolare legate alle improvvisazioni/gioco favoriscono l’individuale presa di coscienza di sé e delle proprie possibilità creative, dell’ambiente che li circonda e della società in cui vivono. Gli strumenti utilizzati sono: training-gioco, riscaldamento guidato, giochi fisici e sui suoni, improvvisazioni guidate.
 

Elementi principali del laboratorio

- Conoscenza del corpo, della sua energia e possibilità di esprimersi attraverso le singole parti

- Esplorazione spazio scenico nelle tre dimensioni: altezza, larghezza, profondità e nei tre livelli: a terra, in piedi, in aria 

- Ritmo, rapporto tra suono e movimento

- Movimento come geometria nello spazio e come libertà di rompere la geometria e seguire il movimento istintivo

- Elementi di gestualità teatrale

- Il gesto come atto creativo

- Timbro ritmo e tono della voce

- Improvvisazioni guidate sull’immaginazione

- Giochi di fiducia /presenza/ ascolto

QUANDO

Dal 20 novembre al 18 dicembre. Ogni venerdì dalle 17 alle 19Partecipazione gratuita, su iscrizione. Specificare nome, cognome ed età.
Con performance finale 18 dicembre all’interno degli eventi per la Giornata Mondiale per i diritti dei migranti. 

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TERMINATO

LA TRIADE DEGLI SPAZI

Tre incontri di Metodo Feldenkrais® dedicati agli spazi del corpo

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CHI

Nata a Reggio Emilia nel 1983, accosta la ricerca e la creazione artistica alla pratica del Metodo Feldenkrais® e dell’arte marziale indonesiana del Silat (scuola Tao Kung).

Formatasi principalmente con Teri J. Weikel, Company Blu, Raffaella Giordano, Caterina Sagna, Tapa Sudana, Susane Buirge, Hervè Diasnas, compie il suo primo progetto come autrice Amedeo (finalista nell'ambito del Bando Gd'A Emilia- Romagna 2013), lavora all’interno del collettivo artistico Il Signor Agostino Bontà, (artista associato Sosta Palmizi), è stata assistente alla coreografia per la coreografa italiana Cristina Rizzo, ed ha collaborato con il performer albanese Glen Caci.

Ha lavorato e lavora per diverse realtà che si occupano di fragilità, tra cui: L’indaco, Mamimò, Associazione Nondasola, Dojo ASIA Modena.

Dal 2017 è direttrice artistica di GLAM – (Gruppo Libero Autogestito di Movimento - Reggio Emilia) ed è cofondatrice di NEON Aps, che organizza e propone laboratori ed eventi focalizzati su pratiche di ascolto nel paesaggio contemporaneo, e nuove tecnologie.

DI COSA SI TRATTA

#1/ LA CASSA TORACICA: spazio del respiro 

20  febbraio 2021, dalle 10 alle 12:30

La cassa toracica, spazio del respiro, delle emozioni, è anche casa abitata dai polmoni e dal cuore. Una struttura complessa finemente articolata con la colonna vertebrale e il cui potenziale di movimento è fertile e polimorfo. 

Esploreremo questo spazio per una maggiore consapevolezza della vita che vi è contenuta, alla ricerca di una respirazione calma. 

 

#2 / IL BACINO: spazio della vita 

30 marzo 2021, dalle 10 alle 12:30

Spazio della vita, della riproduzione, del piacere, attraversato dai grandi muscoli che fungono da cerniera tra la parte inferiore del corpo a quella superiore. Dalla sua organizzazione dipende l’assetto della colonna vertebrale, e anche l’appoggio dei piedi a terra.

Potremo accorgerci che possiamo camminare con più facilità e morbidezza, e sentire la forza di propulsione che dal bacino prende slancio.

#3 / LA BOCCA: spazio dell’espressione 

10 aprile 2021, dalle 10 alle 12:30

Spazio in cui la parola prende vita, in cui l’aria articolandosi con la lingua produce il linguaggio. Ma anche spazio della masticazione, e del gusto. La bocca e le sue parti (la mascella, la lingua, le labbra, i denti e il palato) sono molto sensibili e strettamente in dialogo con la corteccia motoria, poiché qui si concentra una grande quantità di recettori cutanei e motori che ci permettono di fare movimenti molto fini. Imparare a conoscere ed apprezzare questo spazio, ci permetterà di esprimerci con una maggiore scioltezza.


 

Si consiglia di seguire la triade completa, ma non è obbligatorio.

***

Il Metodo Feldenkrais® è indicato per tutt*, senza limiti di età.
Ogni lezione di Consapevolezza Attraverso il Movimento ® è un’esperienza somatica utile per divenire più consapevoli del proprio modo di muoversi, nella dolcezza, in un modo facile e piacevole, evitando ogni tipo sforzo. 

Questo metodo, messo a punto dallo scienziato Moshè Feldenkrais, già dopo la seconda guerra mondiale, sviluppa un approccio prezioso per ritrovare spontaneità organizzando il movimento in modo più efficace, sbarazzandosi di tutto ciò che impedisce alla naturale spostaneità di ricrearsi. Infatti, invitare il nostro sistema nervoso ad abbandonare la compulsione i pattern abituali di movimento, per orientarsi verso ciò che ancora non è esplorato, è fondamentale per coltivare la plasticità del cervello umano.

Offrendo nuove alternative agli schemi motori divenuti abituali, che spesso si rispecchiano in cattive posture, disfunzioni, mal di schiena, dolori al collo, alla spalle, limitando il movimento in alcune parti del corpo, si avrà la possibilità di incontrare benefici profondi nella sfera dei gesti quotidiani, e quindi nel modo di agire, ma anche nel modo di pensare e nel modo di percepirsi in relazione con lo spazio circostante e il mondo esteriore.

 

Gli incontri sono guidati da Elena Giachetti, practitioner certificata del Metodo Feldenkrais®.

QUANDO

30 gennaio 2021 | 20 febbraio 2021 | 17 aprile 2021

dalle 10.00 alle 12:30.

CONTATTI
 elena.giachetti83@gmail.com

+39 3289091601 (con Whatsapp)

 

COSTO per il singolo incontro: 25€

COSTO per la triade: 65€

+ la tessera associativa a NEON aps, validità 2020/2021

Più info qui

Metodo Feldenkrais

TERMINATO

SUONI E SILENZI A PERCUSSIONE – LABORATORIO DI ESPRESSIONE RITMICA E MUSICALE

A cura di Luciano Bosi

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CHI

Percussionista, ricercatore, organologo, etnomusicologo e didatta. Improvvisatore formale che organizza suoni e silenzi narranti a geometria e geografia variabile. Grazie alle competenze acquisite in oltre 40 anni di ricerca in campo etnomusicologico ed antropologico, utilizza il ritmo in senso trasversale, mescolando stili e culture musicali in un meticciamento virtuoso che dovrebbe costituire la base di una sana società contemporanea. 

Predilige operare in modo multidisciplinare e divergente, sconfinando dall’ambito strettamente musicale e rivolgendo la sua ricerca e produzione artistica anche verso altre forme espressive, come la danza ed il teatro, con particolare riferimento all’interazione tra suoni e parole narranti.

La sua raccolta di strumenti a percussione provenienti dalle diverse aree culturali della terra (oltre 3.000, custoditi nel Museolaboratorio Quale Percussione? di Modena) è unica al mondo. La narrazione della mostra elaborata da Luciano consente, in particolare, di mettere in luce non tanto e non solo le evidenti differenze che caratterizzano tutti i popoli e le culture le più diverse e lontane, bensì di intravedere quel sottile e fragile legame, ormai invisibile ai più, che ci ritrova tutti parte di un’unica umanità. Un ponte tra culture che unisce, anziché dividere. Nucleo fondante e essenza della sua peculiare ricerca.

DI COSA SI TRATTA

Sarà offerta la possibilità di entrare in maniera semplice ed attiva nel mondo delle percussioni: incomparabile universo di suoni, silenzi e colori. Il vasto ed eterogeneo strumentario a percussione, che comprende strumenti tradizionali provenienti da varie culture del mondo, rappresenta il modo più diretto e stimolante per esprimere la personale capacità di produrre "suoni e silenzi organizzati" (meglio conosciuti in occidente come musica) e di confrontarsi ed integrarsi direttamente con il gruppo mediante la pratica della musica d'insieme anche senza possedere esperienze in ambito percussivo o musicale in genere.

Il percorso ha come obiettivo principale il coinvolgimento dei partecipanti in una serie di azioni ed eventi sonori finalizzati a star bene con sè stessi e con gli altri, nel proporsi al gruppo attraverso il proprio personalissimo ritmo, disponibili all’agire nel campo delle esperienze e delle relazioni. Ed il ritmo non è solo musica.

Le percussioni in particolare sono in grado di riconnettere l’individuo al proprio atavico sentire. La vibrazione fluisce nel corpo, e riapre canali percettivi in diretta connessione con la nostra parte più autentica. Essere in grado di ascoltare quel richiamo è la sfida che vogliamo cogliere.

Il laboratorio si rivolge ai giovani tra i 16 e i 30 anni di età

QUANDO

Giornate di laboratorio/workshop, dalle ore 18.30 alle 20.30

Rimandato al periodo tra il 19 aprile e il 9 maggio. Presto nuove info.

Suoni e silenzi a percussione

TERMINATO

PhoLab 3

PHOTOLAB 3

A cura di Davide Bartolai

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CHI

Nato a Cuneo il 10 03 1974, ma vivo da sempre a Reggio Emilia. A 17 anni prendo in mano la macchina fotografica di mio padre, dapprima come mezzo per entrare in confidenza  ma poi mi si apre  un mondo. Inizialmente autodidatta scopro la possibilità di esprimere le mie emozioni giovanili.

Finalmente quello che mi attraversa dentro lo posso vedere materializzato attraverso una fotografia.

Finita l'esperienza liceale decido di frequentare per due anni IED a Milano.

Qui affino la tecnica e mi diplomo. 

A 22 anni faccio ritorno a Reggio Emilia e qualche mese più tardi vengo assunto in uno studio fotografico industriale, Fotografia Gamma, che si occupa principalmente di cataloghi.

Due anni più tardi divento socio: ad oggi sono ancora qui.

Ora mi occupo di fotografia di arredamento, ceramica, reportage, matrimoni e ritratto.

Mi piace esplorare me stesso attraverso le persone.

Cambiare soggetto o tema, passare da una fotografia tecnica ad una più instintiva  mi ha permesso di esplorare e di esplorarmi, sia dal punto di vista tecnico che organizzativo.

La fotografia è un meraviglioso strumento per raccontare,ma è fondamentale avere qualcosa da raccontare.

I milioni di pixel devono appartenere a noi, non al mezzo.

TERMINATO

DI COSA SI TRATTA

Nel corso proveremo ad apprendere gli strumenti tecnici per potersi esprimere, dove per tecnico intendo la capacità di usare lo strumento, di leggere la luce, l'approccio col soggetto fotografato e, soprattutto, la possibilità' di essere in empatia con ciò che andrete a riprendere.

Cercheremo di dare questi strumenti ad ognuno nel rispetto delle caratteristiche e degli stili di ogni partecipante.

 

STRUTTURA DEL CORSO

 

LEZIONE 1:

breve presentazione di chi sono e chi siete, e del perché volete fotografare 

HENRI CARTIER BRESSON (padre della fotografia moderna)

LA MACCHINA FOTOGRAFICA  (come funziona, diaframmi, tempi, ISO, ecc...)

lavoro pratico di comprensione sulla tecnica, domande e conclusioni

 

LEZIONE 2:

analisi del lavoro svolto in settimana e chiarimenti

ANSEL ADAMS (fotografo di paesaggio, l'arte di aspettare)

LA LUCE AMBIENTE (utilizzare in modo efficace la luce ambiente)

lavoro pratico di comprensione sulla tecnica, domande e conclusioni

 

LEZIONE 3:

analisi del lavoro svolto in settimana e chiarimenti

ANNIE LEIBOVITZ (fotografa americana, grande ritrattista)

LA LUCE IN STUDIO (utilizzare in modo efficace la luce flash)

lavoro pratico di comprensione sulla tecnica, domande e conclusioni

 

LEZIONE 4:

analisi del lavoro svolto in settimana e chiarimenti

DAVID YARROW (fotografo NATURALISTA)

SCELTA DEL GIUSTO OBIETTIVO PER RACCONTARE

lavoro pratico di comprensione sulla tecnica, domande e conclusioni

 

LEZIONE 5:

analisi del lavoro svolto in settimana e chiarimenti

FOTOGRAFI CONTEMPORANEI: Settimio Benedusi, Monika Bulaj, Fer Juaristi, ecc..

L'ERRORE FOTOGRAFICO COME RISORSA CREATIVA

lavoro pratico di comprensione sulla tecnica, domande e conclusioni

 

LEZIONE 6:

analisi del lavoro svolto in settimana e chiarimenti

I VOSTRI FOTOGRAFI PREFERITI: DISCUSSIONE E ANALISI 

LA POST-PRODUZIONE DELL'IMMAGINE FOTOGRAFICA  (PHOTOSHOP E LIGHTROOM)

lavoro pratico di comprensione sulla tecnica, domande e conclusioni

 

 

Nelle ultime quattro lezioni, attraverso le conoscenze sviluppate nelle lezioni precedenti, in modo collettivo verrà deciso il progetto che verrà presentato all'interno del Circuito Off di Fotografia Europea.

QUANDO

Ogni mercoledì, dalle 18.30 alle 20.30

A partire dal 24 febbraio.

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